In occasione della XVIII Giornata Nazionale degli Amici dei Musei, per l’iniziativa Capolavori dietro le quinte sarà esposta in Palazzo Ducale una preziosa tela di recentissima acquisizione: una copia d’epoca de “I trionfi di Cesare” del Mantegna. Proveniente dal laboratorio di restauro, l’opera verrà montata direttamente in Castello. Al pomeriggio verranno organizzati gruppi di massimo 15 persone; l’appuntamento per i Soci è per le ore 16,00 davanti alla biglietteria del Palazzo Ducale. E’ indispensabile la prenotazione, da effettuarsi al più presto (non oltre il 25 settembre) contattando la segreteria. Ingresso gratuito per i membri della Società per il Palazzo Ducale.
Nel 1492 un orgoglioso Francesco II Gonzaga riteneva fossero tre i massimi capolavori del maestro dell’arte rinascimentale Andrea Mantegna, che era pittore di corte presso la sua casata: la cappella realizzata nel Castello di San Giorgio – oggi non più esistente – e, al pari della celeberrima Camera degli Sposi, i Trionfi di Cesare: nove tele di grandi dimensioni che, poste in sequenza, costituivano una straordinaria parata di immagini, celebrazione delle virtù militari di Giulio Cesare e quindi, con trasparente allegoria, dei Gonzaga stessi. Questo ciclo, orgoglio del collezionismo gonzaghesco, lasciò Mantova per Venezia nella primavera del 1628 e da lì giunse a Londra. Tali capolavori, noti e celebrati in tutto il mondo, elevarono la reggia di Carlo I d’Inghilterra al rango delle corti di Parigi e Madrid per ricchezza e qualità di tesori d’arte.
In una lettera del 1629 il mercante Daniel Nijs, mediatore e artefice della vendita, affermò di aver concluso l’operazione «per 68 mille scudi» e ribadì che ciò avvenne «con gran stupor di tutta l’Italia et disgusto estremo delli habitatori della città di Mantova». Nonostante le ristrettezze economiche, i Gonzaga inizialmente non vollero vendere i Trionfi di Cesare, ma essi furono costretti dalle circostanze a inserirli in un secondo lotto, la cui cessione fu definita nel 1628, un anno dopo la prima vendita della pinacoteca.
Prima di spedire via nave gli originali in Inghilterra – essi tuttora si conservano nella Orangerie di Hampton Court – Nijs ne fece trarre copie in scala 1:1, destinate a colmare il vuoto lasciato nel Palazzo Ducale di Mantova. Di queste copie non si hanno avuto notizie per secoli, mentre si è a conoscenza di altre dipinte, disegnate o incise di più piccole dimensioni. Nel 1900 si venne a sapere dell’esistenza di due copie della stessa grandezza degli originali emerse in occasione di una vendita all’asta della collezione Cernazai, tenutasi a Udine. Un celebre studioso, Andrew Martindale, suppose si trattasse delle copie fatte realizzare da Daniel Nijs al momento della vendita a Carlo I Stuart. Nel 2005 sono state invece rese note ben quattro tele anch’esse delle dimensioni degli originali, che si conservano nella Alte Galerie di Graz. Rispetto a queste quattro, le due tele Cernazai risultano iconograficamente complementari: è quindi possibile che facessero tutte parte della serie fatta realizzare da Nys nel 1628-1629.
“A Palazzo Ducale circa un anno fa – afferma il Direttore Stefano L’Occaso – abbiamo ricevuto segnalazione che presso l’Ufficio Esportazioni stava transitando una copia dei Trionfi. Fortunatamente siamo riusciti a trattenerla, facendola pervenire a Mantova. È stata una trattativa diretta con la proprietà, rappresentata da Simonetta Frascione. Dopo l’acquisto, il dipinto è stato oggetto di un immediato intervento di restauro, diretto da Daniela Marzia Mazzaglia e realizzato da Nicoletta Garattini (Brescia). Ringrazio entrambe per il prezioso lavoro e sono molto felice di poter arricchire le collezioni del palazzo con questo ulteriore importante tassello. Se anche la qualità della copia non è eccelsa, essa costituisce un documento storico e artistico di straordinaria importanza, perché riferibile a un momento drammatico e cruciale delle vicende dei Gonzaga”.
Da domenica 3 ottobre l’opera sarà visibile in anteprima, all’interno del consueto percorso di visita e con il biglietto intero di Palazzo Ducale, al piano nobile del Castello di San Giorgio, in una collocazione provvisoria.